Intervista a Federico Moccia

Intervista

Intervista a Federico Moccia

"Scusa ma ti chiamo amore" è l’ultimo libro di Federico Moccia, una favola, un grande amore che sta facendo sognare milioni di adolescenti e non solo…
Incontriamo Moccia alla XX Fiera del Libro di Torino e ci dice che ha realmente voluto scrivere una “favola, perché per scontrarsi con la realtà c’è sempre tempo”.
Alla presentazione del libro l’autore è stato accolto da una sala colma di giovani che lo hanno acclamato con fervore, come si fa con un vero e proprio idolo e che lo hanno poi assalito per autografi e fotografie…

Federico Moccia intervistato sul tema single:

Romano, quarantaquattro anni che sembrano trenta, sguardo vispo, una voce giovane, scarpe da tennis, jeans, giacca … l'abbiamo visto girare per la Fiera con il suo inseparabile cappellino con visiera, sembra un eterno ragazzino.
Sarà forse questo il segreto del suo successo… saper scrivere storie d’amore con la semplicità di chi le vive per la prima volta…
Dopo la presentazione del libro gli facciamo qualche domanda:

Vitadasingle.net: Nei tuoi libri parli sempre di amore, perché questa scelta, cosa ti spinge a parlare di amore?
Federico Moccia: Amore…amore è motore!
Io voglio credere che l’amore ci sia, che non ci sia violenza, che non ci sia sofferenza, vorrei che fosse l’amore a spingere questo mondo, io credo che l’amore sia la cosa più bella che c’è…ma l’amore in tutte le direzioni, l’amore vuol dire generosità, vuol dire dedicare il proprio tempo agli altri, vuol dire un sorriso, non è solo l’amore fisico o l’amore tra ragazzo e ragazza, è l’amore verso i genitori e l’affetto dei genitori verso i figli…
In quet’ultimo romanzo l’amore è l’importanza del fatto che tu devi sempre sapere che puoi perdere qualcuno, vivere i tuoi giorni con questa coscienza.
Non credo che ci sia solo l’amore nei miei romanzi, sanno d’amore, ma non parlano solo d’amore.

Cosa spinge un uomo (Alex) lasciato da poco, che si trova improvvisamente single a rimettersi in gioco e sognare ancora, nonostante le esperienze negative alle spalle?
Federico Moccia: Io credo che sia proprio Niky, questa giovane ragazza, che in qualche modo lo confonde, lui non pensa di poter avere un debole per lei… e invece alla fine ci casca.
Credo che questa sia la cosa più bella, quando senza accorgertene ti ritrovi innamorato…
Un uomo in realtà è realmente uomo quando acquista la maturità, la consapevolezza di decidere realmente e scegliere cosa vuole per la sua vita e non, invece, trovarsi a vivere quella vita che gli altri, genitori, amici o il suo modo di vedere tutto ciò intorno a lui, lo inducono a pensare che sia
La vita deve appartenerti in tutto e per tutto, non sempre è così!

In “Scusa ma ti chiamo amore” Alex il protagonista maschile ha 37 anni. Come mai finalmente un adulto protagonista del tuo romanzo?
Federico Moccia: Perché mi piaceva potermi occupare della mia generazione.
Un ragazzo che si sta per sposare, le difficoltà che affronta in tutto questo, mi è piaciuto potermi occupare anche di questa realtà.
Credo, inoltre, che sia la parte più divertente oltre alle storie delle quattro ragazze Niky e le sue amiche.

L’amore non ha età, ma perché secondo te oggi ci sono così tanti single nella nostra società?

Federico Moccia: Questo non lo so…magari non riescono ad andare molto d’accordo, magari sono diventati tutti troppo esigenti, magari non c’è quella semplicità che si dovrebbe avere nel poter trovare un unione semplice, facile con una persona con cui in maniera elastica si va avanti trovando i difetti degli uni e degli altri…

Quindi, forse a mancare è la volontà di stare realmente insieme…


Come sono cambiati i ruoli uomo-donna e il rapporto di coppia oggi?

Federico Moccia: Credo che questi ruoli siano realmente cambiati…

Rispetto a prima c’è una scelta talmente esagerata, cioè tu pensi sempre…

Invece credo che la vera scelta la devi fare dentro di te, se non capisci bene che vita vuoi è difficile che tu possa offrire la vita a qualcun altro.


Che messaggio vuoi mandare ai tanti single non più adolescenti che hai fatto sognare con i tuoi romanzi?

Federico Moccia: Non disperate sono sicuro che l’amore motore è lì che vi aspetta!



Dopo il successo di "Tre metri sopra il Cielo" e "Ho voglia di Te", lo stile continua a essere semplice, scorrevole, coinvolgente, ma questa volta l’amore diventa una costante che unisce generazioni diverse, rimangono le aspettative, le illusioni e i sogni…

"Scusa ma ti chiamo amore" è un libro in cui domina l’ideologia della libertà, intesa come istinto, capriccio, ispirazione, contrapposto a fatica, disciplina…è un inno alla libertà d’amare.

“Un libro si fonde con la vita di chi lo legge, spesso ci si identifica con un personaggio e questo ci consente di riflettere e di sognare” così conclude Moccia.


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