Single

SINGLE


Siamo nell’era delle famiglie unipersonali: ci sono infatti sempre più persone che in Italia vivono da sole.

SINGLE: DEFINIZIONE, ANALISI SOCIALE E DEMOGRAFICA


Single: Voce inglese; propr. “solo, singolo”, quindi “celibe, nubile”.

Definizione: persona che vive da sola.


Partiamo dalla definizione del termine single per far luce su un fenomeno sempre più attuale: l’ascesa delle famiglie unipersonali (composte da una sola persona).

Sono in numero sempre maggiore infatti le persone che vivono da sole. Un fenomeno riconducibile a molte cause, che analizzeremo in cerca di una soluzione.


La situazione dei single in Italia

L’Istat ha da poco rilasciato i dati sulle persone che hanno vissuto da sole nel periodo 2018-2019. I numeri parlano chiaro: la tendenza italiana negli ultimi dieci anni nella struttura familiare è in una graduale semplificazione. 


Infatti, mentre il numero delle famiglie è aumentato di 4 milioni negli ultimi vent’anni, abbiamo assistito a una progressiva riduzione della dimensione delle stesse, soprattutto per via dell’ aumento delle famiglie unipersonali .

Oggi, infatti, le famiglie di persone che vivono da sole rappresentano un terzo del totale (33,3%), e sono cresciute di oltre 10 punti percentuali negli ultimi venti anni.

Invece, nello stesso arco di tempo, è diminuita di 2 punti percentuali la quota di famiglie composte da 5 o più persone ed oggi rappresentano il 5,3% del totale delle famiglie (erano il 7,7% nel 1998-1999). 

Tutto ciò ha portato a una costante diminuzione del numero medio di componenti della famiglia. Mentre 20 anni fa era 2,7, nel biennio 2018-2019 è sceso a 2,3.


Nella figura possiamo notare che le famiglie unipersonali si concentrano particolarmente nelle regioni del Nord-ovest (36%), e del Centro (35,2%).


La situazione dei single nel resto del mondo

Questa tendenza non caratterizza solo la penisola italiana, ma è un fenomeno globalmente diffuso

In Giappone, ad esempio, la situazione è anche più numericamente importante che in Italia. I media giapponesi, infatti, parlano di una nuova categorizzazione della società giovanile: una divisione tra “erbivori” e “carnivori”. Una terminologia piuttosto bizzarra che sta a indicare nel primo caso gli individui single che non hanno alcun interesse nell’intraprendere una relazione, nel secondo i single impegnati attivamente nella ricerca di un partner.

A partire dal 1992, nella fascia di età tra i 18 e i 39 anni, gli uomini single sono aumentati del 10% mentre le donne single del 13%. Oggi in Giappone le donne single in quella fascia d’età sono il 40% del totale mentre gli uomini single ben il 50%. 


Secondo una ricerca dell’Università di Waterloo l’essere single è un fenomeno cresciuto in modo significativo nell’83% dei paesi. Anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito la tendenza è in costante crescita; si tratta di un fenomeno che sta preoccupando in particolar modo la Chiesa, allarma i demografi e segue una sua inarrestabile evoluzione.


Le cause del fenomeno single

Possiamo ricercare le cause di questo graduale, ma evidente, cambiamento sociale in diversi fattori.

Da un lato, abbiamo la manifestazione di un passaggio da una concezione romantica dell’amore a una “convergente” (come teorizzato dal sociologo inglese Anthony Giddens ), che ha portato a uno svincolo dal legame del matrimonio e che presuppone la parità tra i partner.


Allo stesso tempo, negli ultimi decenni abbiamo assistito a diversi mutamenti storico sociali che possono aver giustificato questa tendenza. In primis, la partecipazione femminile nel mondo del lavoro sempre maggiore e la conseguente indipendenza economica dall’uomo. Fattore fondamentale è anche la crescente scolarizzazione che ritarda l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e la conseguente costruzione di una stabilità economica.


Inoltre, non possiamo non prendere in considerazione come causa scatenante la rivoluzione digitale degli ultimi anni.

Piattaforme e applicazioni costruite per farci avvicinare, in realtà non fanno altro che allontanarci. Paradossalmente, il fatto di avere la possibilità di conoscere un partner quasi fatto apposta per noi, in qualsiasi momento della nostra vita, tramite app, potrebbe avere avuto l’effetto contrario di allontanarci dal desiderio di ottenere qualcosa di così semplice.


La pet affection

Le famiglie unipersonali risultano essere formate da celibi e nubili, ma anche da vedovi e separati.

Una caratteristica interessante che tocca la categoria dei single, persone che vivono da sole, è l’adesione al fenomeno della pet affection. Nelle famiglie unipersonali, infatti, l’animale domestico tende a rappresentare un’alternativa alla prole per i giovani e una compagnia, così come un modo per sentirsi utili, per i più anziani.


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