SINGLE MILLENNIALS
ANALISI: CHI SONO I SINGLE MILLENNIALS
Si riconoscono perché hanno fatto della nostalgia per la propria infanzia un tratto distintivo.
E pensano di essere ancora adolescenti, quando invece si scontrano con la realtà e scoprono magicamente di essere alla soglia dei trent’anni.
Dei Millennials si dicono e sostengono molte cose, come ad esempio che siano figli di un’educazione neoliberale, che siano patriottici e che siano ottimisti, che siano la generazione che vince sempre, perché l’importante è partecipare.
Solitudine in senso lato, perché l’essere umano è da sempre un animale sociale.
Tralasciando i numeri, che comunque sono da capogiro, potrebbe sorgere spontanea un’altra riflessione: forse i Millennials hanno riscoperto il valore sociale intrinseco del matrimonio come patto vincolante per la vita?
O forse semplicemente non lo vedono più come una condizione necessaria per vivere accanto ad una persona?
Del resto, il mondo sta cambiando a ritmi sempre più veloci, e così anche il modello di famiglia “tradizionale”.
Ma non solo, molti degli intervistati hanno messo in luce un desiderio di crescita personale e professionale, prima di sistemarsi definitivamente.
Salvo poi essere il gruppo demografico che conta più divorzi in assoluto: secondo indagini ISTAT, ad esempio, in Italia in vent’anni i divorzi sono cresciuti del 70%, un dato vertiginoso.
Un’intera generazione sognava che un matrimonio durevole nel tempo, destinato a durare fino alla morte.
In conclusione, facendo una riflessione trasversale, i Millennials vivono la condizione di “singletudine” in modo libero e senza preconcetti, senza preoccuparsi eccessivamente del futuro o delle conseguenze (calo vertiginoso della natalità, distruzione del welfare e del sistema pensionistico, per citare un paio di punti), figli di quella rivoluzione sociale che hanno vissuto i loro genitori.