Singles - L'amore è un gioco

SINGLES L'AMORE È UN GIOCO - IL FILM


Perché dovresti vedere "Singles - L'amore è un gioco", il film del 1992 diretto da Cameron Crowe

UN FILM CULT ANCORA OGGI ATTUALE PER LE SUE TEMATICHE


Oggi parliamo di un film che ha fatto storia nel cinema dedicato ai single e non solo.

"Singles - L'amore è un gioco" è un film del 1992 diretto da Cameron Crowe.

È ambientato sullo sfondo della scena musicale grunge e segue i personaggi protagonisti (un gruppo di giovani adulti di Seattle, Washington) mentre affrontano gli alti e bassi della vita e dell'amore.

Il cast del film è eccellente (comprende Bridget Fonda, Campbell Scott, Kyra Sedgwick e Matt Dillon) e la colonna sonora è fantastica.

Il film ha un seguito cult tra i fan del lavoro di Crowe.


Una commedia romantica e non solo

"Singles - L'amore è un gioco" è una commedia romantica su un gruppo di giovani single che cercano di trovare l'amore a Seattle. Il film segue i personaggi attraverso i loro alti e bassi.

Linda (Kyra Sedgwick), una ecologista che è innamorata di Dunne (Campbell Scott), serio progettista (sta elaborando il tracciato della metropolitana); Janet invece è innamorata di un musicista, Cliff, che però ama più il suo gruppo.

Il film esplora i problemi affrontati dai giovani adulti che cercano di trovare la loro strada nel mondo ed è una rappresentazione realistica delle sfide che devono affrontare nella ricerca dell'amore.

Singles l'amore è un gioco

Quali sono gli insegnamenti che questo film può dare a chi è single?

Il film è una riflessione sulle difficoltà che le persone single incontrano nel cercare di trovare l'amore e la felicità.

I personaggi sono tutti molto diversi tra loro e questo rende la storia interessante perché Cameron Crowe è un regista talentuoso e riesce a catturare l'essenza della vita dei suoi personaggi con una commedia sulla complessità delle relazioni moderne.

Sebbene il film sia uscito negli anni ‘90, i suoi temi sono ancora attuali e sicuramente risuonerà con chiunque sia (stato) single e in cerca di amore.


Recensione di "Singles - L'amore è un gioco", film diretto da Cameron Crowe

Singles - L'amore è un gioco segue le vite di diversi giovani che vivono nel quartiere Capitol Hill di Seattle, alle prese con relazioni, amore e questioni di vita.

Seattle

Un film sull'amore e su quanto sia difficile da trovare

Singles mostra che anche se si è innamorati di qualcuno, ci potrebbe essere sempre un ostacolo che impedisce al nostro amore di esprimersi.

Il film è un esempio dei molti problemi che i single e le coppie devono affrontare: mostra cosa succede quando qualcuno si innamora di un'altra persona e quanto può essere difficile far sì che anche quella persona si innamori di te.


Singles ritrae persone single ventenni che cercano di orientarsi nella vita moderna e nell'amore

La città di Seattle, così come viene presentata in questo film, sembra sonnolenta, trasandata e giovane e non viene presentata come un luogo sofisticato o ricco.

Al contrario, la Seattle che vediamo è piena di persone che hanno rinunciato ai loro sogni e si potrebbero accontentare di vite che non vogliono vivere. Non è una storia rara: ci sono tante persone con grandi sogni che non sono mai riuscite a realizzarli perché nella vita qualcosa si è messo di mezzo.

C'è un motivo per cui vediamo tante storie come questa. La vita è complessa e la maggior parte delle persone sente di non essere all'altezza del proprio potenziale. Tutti abbiamo dei sogni che non sono mai stati realizzati, o almeno non così pienamente come avremmo voluto.

Seattle

La trama del film "Singles - L'amore è un gioco"

La ventitreenne cameriera Janet Livermore (interpretata da Bridget Fonda) si è innamorata di Cliff Poncier (Matt Dillon) membro di un gruppo rock, i Citizen Dick, di poco successo, mentre prima era stata la ragazza di Steve (Campbell Scott) , del quale è però restata amica.

Altri, come un impiegato d'albergo e la rossa Debbie Hunt (Sheila Kelley), si rimettono al caso per trovare la compagnia che gli occorre.

Tre ragazzi e tre ragazze sono i protagonisti della storia, che hanno problemi economici, sociali, lavorativi e sentimentali. Le cose sembrano non cambiare, ma si spera in un futuro e a tirarli su di morale rimangono i sogni, la musica e l'amicizia.


Il regista Cameron Crowe

Ex reporter di "Rolling Stone", Crowe infarcisce di musica grunge, con abilità e furbizia, una commedia con musiche e apparizioni di Pearl Jam, Soundgarden, Alice In Chains.

Quello che però fa la differenza in questo film è l’ambientazione (dai locali ai bar, tutti ricordi di una scena musicale che ormai non esiste più), certi camei imperdibili (quelli di Chris Cornell o di Tad Doyle, ma ancora di più quello di 3/5 dei Pearl Jam) e la colonna sonora.


Una colonna sonora che fa da sfondo a una intera generazione

Per gli appassionati di questo genere di musica il film è una chicca che va vista anche solo per il suo background. Ccompaiono infatti spezzoni di concerti degli Alice in Chains e di Chris Cornell e Eddie Vedder fa la parte di un componente della band.

In un certo senso Singles rappresenta per la generazione anni novanta quello che fu per i giovani anni sessanta la serie di canzoni in Easy Rider.

Un film cult da riscoprire, in grado di rappresentare l’aria che si respirava in quella Seattle che poi è diventata più che la culla della musica la base di superpotenze come Amazon e Microsoft.

Curiosità sul film "Singles - L'amore è un gioco"

Sono cinque le curiosità principali sul film:


Tim Burton: Il film contiene un suo cameo.

Johnny Depp: aveva rifiutato il ruolo di Steve.

Nirvana: il gruppo di Kurt Cobain sarebbe dovuto apparire nella colonna sonora ma durante un’intervista a MTV del 1992, Cobain svelò che i Nirvana decisero di tirarsi indietro dalla collaborazione con Cameron Crowe perché il film era “solamente una storia d’amore ambientata a Seattle”, non un film sul rock ‘n’ roll.

Eddie Vedder, Jeff Ament e Stone Gossard dei Pearl Jam si presentano come gruppo di Cliff Poncier (Matt Dillon)

Friends: nel 1993 Warner Bros voleva fare una serie tv sui personaggi del film. Cameron Crowe, invece, si impose affinché il progetto non fosse sviluppato. La casa cinematografica andò avanti per la sua strada eliminando i riferimenti al film e la serie televisiva prese il via nel 1994 con il titolo di “Friends” e finì dieci anni dopo, con i titoli di coda con le note di Yellow Ledbetter dei Pearl Jam.

Un film famoso per avere una grande colonna sonora

La colonna sonora è ricca di musiche dei Pearl Jam. Il film contiene anche canzoni dei Soundgarden, degli Alice in Chains e di Neil Young.

Il titolo del film è tratto da una canzone di Neil Young.


Molti degli attori del cast sono diventati grandi star

Eric Stoltz è stato candidato al Golden Globe per il suo ruolo in Mask ed è apparso in altri film come Pulp Fiction e The Lost Boys.

Matt Dillon è stato candidato all'Oscar per Drugstore Cowboy e ha recitato in film come There's Something About Mary, Wonder Boys e Space Cowboys.

Bridget Fonda ha avuto ruoli in molti film, tra cui Shutter Island, The Boxer e Vi presento Joe Black.

Jeremy Piven è conosciuto soprattutto per il ruolo di Ari Gold in Entourage di HBO, ma è apparso anche in La sposa cadavere, Erin Brockovich, The Break Up.


"Singles - L'amore è un gioco" è attuale ancora oggi

È un film che sembra provenire da un altro luogo ma pur essendo ambientato nel 1992, i personaggi sperimentano gli stessi problemi che hanno oggi le persone della loro età: trovare l'amore, orientarsi nella vita moderna e avere a che fare con le scelte della vita.

Il film parla dell'amore e di quanto sia difficile da trovare; non ci sono aspettative irrealistiche - semmai questo film mostra quanto possano essere difficili le relazioni a volte.

Film

Analisi critica del film

Il film è ben scritto, con una buona recitazione e un'ottima colonna sonora. È una buona rappresentazione della Seattle dei primi anni '90.

A un primo sguardo il cinema di Cameron Crowe, regista del film in analisi, potrebbe sembrare qualcosa di comune e dimenticabile.

Eppure, a distanza di 30 anni, “Singles – L’amore è un gioco” è una commedia ancor in grado di far riflettere sullo stato dell’essere da soli, su come ci approcciamo nelle relazioni e come spesso e volentieri è solo la casualità che decide dei nostri destini.

Se già avevi visto la sua opera prima, “Non per soldi ma per amore”, sai già che Cameron Crowe non è un regista come gli altri all’inizio della sua carriera.

Oltre all’essere uno dei protagonisti di “Conversazioni” con Billy Wilder, un testo importantissimo dove il giovanissimo cineasta intervista il regista di “A Qualcuno piace Caldo”, Crowe all’inizio del suo percorso era un nome da segnarsi.

Come si sviluppa il film

Singles inizia subito come un falso documentario, con inquadrature e sequenze che sembrano fotografare il contesto in cui verrà ambientata la vicenda, con la messa in scena di capitoli e con un personaggio che guarda in macchina.

Ricollegandoci alla prima frase di quest’analisi, crediamo già d’intuire quale sarà lo schema narrativo e invece il film spezza il falso documentario e lo mescola con una narrazione più intimista.

Nel fare un campionario dei single protagonisti, ovviamente Crowe si affida a degli stereotipi: il rocker senza successo, la groupie ingenua e così via.

Sa benissimo che, nonostante le gag siano divertenti, senza una scrittura che dia dignità ai protagonisti sarebbe solo una sequela di situazioni comiche.

Cercando di evitare questo problema, Crowe si affida a una messa in scena davvero ispirata e al tracciare un percorso diverso per ogni personaggio.

C’è chi rimarrà da solo, chi si fidanzerà, chi andrà avanti sentimentalmente, Singles ne ha per tutti.

Grazie all’idea di un vicinato dove abitano quasi tutti i protagonisti del film, il regista si diverte a disseminare ogni situazione su cui vuole riflettere come se questo spazio abitato fosse un laboratorio di scrittura apparentemente disordinato, ma in realtà molto lucido.

Come se non bastasse, così come Crowe stesso, anche i suoi personaggi vivono di musica.

Non è un caso che nel suo primo film poc’anzi citato, la scena più iconica veda John Cusack dedicare una canzone alla sua amata tramite una grossa radio. Anche in Singles la musica è parte integrante, anzi possiamo dire che sia il luogo dove avviene tutto: la solitudine, l’innamoramento, la confusione sentimentale.

D’altro canto, Singles è anche un film su una scena musicale, quella di Seattle, che nella fine degli anni 80 stava esplodendo.

Ogni concerto nel film è un momento chiave per tutti i personaggi e nel film figurano band diventate poi famose come gli Alice in Chains, i Soundgarden e i Pearl Jam.

Il film rappresenta la volubilità del sentimento

Un altro pregio di Singles è la rappresentazione della volubilità del sentimento.

Nonostante alla fine del film il destino bussi alla porta, è la casualità degli eventi a decidere le sorti dei protagonisti.

Ovviamente non stiamo parlando di un film perfetto, anzi, proprio nella temporalità degli eventi possiede degli alti e bassi. Quando infatti guardiamo un’opera che non ha un minutaggio molto lungo ma racconta un periodo fatto di mesi e mesi, il regista dev’essere bravo a farci sentire i mesi, gli anni che si susseguono, anche se Singles dura circa 100 minuti.

Come fa?

Semplice, più o meno. Il cineasta deve preoccuparsi della densità del racconto e di come appesantire la narrazione senza far accusare allo spettatore molta noia.

Su quest’aspetto Crowe lavora benissimo, tuttavia l’identificazione indefinita del tempo che scorre, ossia non sapere quanto alcuni personaggi restino separati, porta alcuni problemi insieme ad un po’ di confusione. Nonostante questa piccola sbavatura, Singles è un film che ti piacerà, perfetto per una serata da soli.

Recensione

Conclusioni

Questo film è noto per avere una grande colonna sonora e molti dei suoi attori sono diventati star dopo l'uscita di questo film.

Per chi è cresciuto con il mito del sound di Seattle, è uno stracult.

Se sei fan del lavoro di Cameron Crowe, della musica di Seattle degli anni ‘90 o se sei semplicemente alla ricerca di un film sull'amore e le relazioni, "Singles - L'amore è un gioco" merita di essere visto.

Nel complesso, seppure sia un film non recente, è lo specchio della società di anni fa, ma fa capire che le dinamiche di relazione tra uomini e done non cambiano mai.

Se sei single e non l’hai ancora visto, ti consigliamo quindi "Singles - L'amore è un gioco".


TI POTREBBE ANCHE INTERESSARE LA NOSTRA GUIDA AL VIVERE DA SINGLE.

Curiosità per i nostri eventi? Siamo qui per aiutarti!

CONTATTACI
Share by: