LA SOLITUDINE

Il concetto di solitudine non sembra aver ancora trovato un significato univoco per tutti.

C’è chi si isola volontariamente per allontanarsi dalla frenesia, chi invece viene messo da parte a seguito di eventi particolari della vita, come un divorzio, un litigio o un lutto.

Infine, ci sono persone che, pur essendo circondate da affetti, si sentono comunque sole.

Soprattutto nel 2020, molte persone hanno conosciuto la solitudine: innanzitutto i single che, durante il lockdown, si sono ritrovati a vivere completamente soli nelle proprie case, ad esempio.

Per alcuni è stato un momento quasi sereno, da sfruttare per rimettere a posto i pensieri, dedicarsi del tempo, fare ciò che di solito non si riesce a portare a termine.

Per altri, è stato purtroppo un momento molto difficile, di drammatico isolamento fisico e sociale.

Ma cosa si intende esattamente per solitudine?
L’essere umano è in grado di stare solo?

Solitudine: l'essere umano è in costante ricerca di appoggio sociale

L’essere umano, durante la sua evoluzione da uomo delle caverne a tecnologico, non è mai stato solo quanto oggi.

Si è sempre riunito in una tribù, un popolo, una casta, un movimento culturale; insomma, in un gruppo in cui si sentisse coinvolto e parte di qualcosa.

Oggi, invece, poiché la comunicazione, il lavoro e molti altri eventi avvengono principalmente online e la vita è diventata sempre più frenetica, i momenti di socializzazione si sono ridotti.

Non per niente, abbiamo di recente lanciato la MASTERCLASS Dinamiche sociali, dove vengono insegnate preziose strategie per dedicare più tempo e attenzione a chi è VERAMENTE IMPORTANTE PER TE (e avrai sorprese in merito!).

Solo in questo modo si può vivere una vita piena e ricca di conoscenze di ogni tipo (amicizia, lavoro, possibili relazioni ecc...)

Vivere un senso di solitudine capita a tutti

Provare un senso di solitudine è quindi diventato molto comune.

Bisogna comunque fare una premessa.

Tutti gli esseri umani, chi più a lungo, chi saltuariamente, provano solitudine .

Questa può essere esteriore, quando si è lontani dalle persone, o interiore, se rappresenta una condizione mentale.

Gli inglesi parlerebbero da una parte di solitude, termine con valenza più positiva che indica l’isolamento dal resto del mondo per stare bene con se stessi e dall’altra di loneliness, ovvero quella sensazione di insofferenza che sembra quasi impossibile da debellare.

Chi è lonely potrebbe essere circondato da amici e cari, ma sentirsi comunque solo.

Le soluzioni, in ogni caso, esistono per tutti e non bisogna avere paura di chiedere aiuto a un esperto.

Consigli per non sprofondare nella solitudine

Provare solitudine è una manifestazione del nostro cervello che ci chiede di rivedere le nostre relazioni sociali.

Vuol dire che non apprezza o non riesce a vedere quelle che già esistono.

È una specie di richiesta di riavvio, di reset sociale.

Come uscire da un senso di solitudine?

Ecco alcuni consigli utili per te:

non affidarsi esclusivamente ai contatti sui social

Facebook o Instagram permettono di creare delle reti sociali, ma attenzione: si tratta quasi sempre di rapporti deboli e non autentici;

tenere sotto controllo la propria vita sociale con un calendario

Questo porta a una visione chiara e grafica dei propri impegni e ad accettare solo quegli inviti che ci aiutano a sentirci meglio.

Un calendario mostra l’andamento della vita sociale di settimana in settimana ed è buona abitudine, col tempo, riempirlo sempre di più;

abituarsi a prendere l’iniziativa

Se nessuno ci invita a un evento o un aperitivo in compagnia, dobbiamo essere noi a crearlo.

Non è un cambiamento di mentalità che avviene dall’oggi al domani, ma pian piano si può allenare il cervello a essere più socievole e proattivo alla socialità;

scegliere le persone giuste, positive e piene di energia, da frequentare

È molto importante circondarsi delle persone più adatte.
Per questo abbiamo creato creato da qualche anno una Masterclass sulle Dinamiche sociali, che aiuta a selezionare le persone più adatte per la propria crescita come individui (e avrai molte sorprese in merito alle persone che oggi stai frequentando);

evitare comportamenti freddi e infastiditi, poiché allontanano gli altri

È necessario imparare a sviluppare l'empatia verso gli altri, perchè come dice il detto: "Se sorridi al mondo, il mondo ti sorriderà".

non prendersela per ogni minimo screzio

A volte sembra difficile da mettere in pratica, soprattutto in momenti di forte pressione, ma è importante alleggerire anziché appesantire il modo di relazionarsi con gli altri.

Può capitare di avere un diverbio o di discutere animatamente, specialmente quando si è sotto stress, ma è importante imparare a non personalizzare ogni singolo piccolo attrito, senza prendersi troppo sul serio.

Saper lasciar correre significa essere maturi e forti

Rendersi conto che anche l'altro può avere un momento no e non prendersela troppo se non la pensa esattamente come noi, è un esercizio di maturità e gestione delle emozioni.

Bisogna sapersi prendere delle pause di riflessione prima di reagire d'impulso, evitando di alimentare inutili tensioni e ricordare che alle spalle di ogni persona ci sono pregressi e vissuti che condizionano i punti di vista.

Meglio confrontarsi in modo costruttivo che entrare in conflitto: un atteggiamento comprensivo e non tanto suscettibile aiuta a dirimere con serenità anche i disaccordi più accesi.

Questi, ovviamente, sono consigli per chi si sente solo, ma non è incline a stati depressivi.

Chi invece avverte sintomi, o forti disagi, legati alla solitudine come stress, ansia, panico, fobie, manie, senso perenne di allerta, crescente insicurezza o anche gravi disturbi del sonno è bene che valuti l'aiuto di uno specialista.

Ah, se vuoi ridere della solitudine leggi questo pezzo umoristico del comico Claudio Zucca sul tema "affrontare la solitudine".

CONSULTA ANCHE LA NOSTRA GUIDA PER VIVERE MEGLIO LA CONDIZIONE DI SINGLE.