VADO A VIVERE DA SOLO

L'hai pensato e poi l'hai detto agli amici: "Vado a vivere da solo".

L'idea di andare via dalla casa dei propri genitori e acquisire autonomia è infatti un pensiero che fa venire l'acquolina in bocca a tanti.

Andare a vivere da soli: un passo importante

Vivere da soli è un passo importante della vita e ci si avvicina un po' di più alla tanto desiderata indipendenza.

Il/la giovane intraprendente arriva a un certo punto in cui cerca la libertà, in una casa tutta sua o in affitto.

Calcola ogni cosa nei pro e contro di vivere da soli: dove andare, quanto spendere, perché i soldi sembrano quasi sempre l'unico pensiero su cui ragionare quando si cambia casa.

Tutto sembra filare liscio, ha trovato l'appartamento e, con entusiasmo, saluta i suoi genitori e dà una svolta alla propria vita.

È la sensazione più bella del mondo acquisire indipendenza e cominciare una nuova avventura.

E adesso?

Cosa succede dopo l'entusiasmo iniziale di avere uno spazio tutto per sé

Ovviamente, nonostante la preparazione e l'entusiasmo iniziale, i primi tempi da soli non sono sempre facili.

Gestire per la prima volta tutte le incombenze domestiche e burocratiche può risultare più complesso del previsto, soprattutto se non si è abituati a cucinare e a prendersi cura della casa in autonomia.

Molto probabilmente ci si dovrà confrontare con piccoli imprevisti, come una perdita nel bagno o la mancata consegna di una bolletta. Situazioni di cui non ci si era mai preoccupati più di tanto, abituati ad avere qualcuno su cui contare.

Per questo i primi mesi sono un vero test per lo spirito d'iniziativa e l'auto-sufficienza del giovane che vive da solo ma allo stesso tempo rappresentano un tassello importante nel processo di crescita personale.

Vivere da soli = nuove responsabilità

Adesso però inizia anche la parte più impegnativa: vivere da soli comporta nuove responsabilità.

Bisogna organizzarsi con le faccende domestiche, la spesa, le bollette.

Può essere faticoso all'inizio gestire tutto senza più il supporto della famiglia o di un partner.

Inoltre, ci si rende conto di quanto sia importante suddividere bene le spese: tra affitto, utenze, cibo e altre piccole necessità quotidiane, i soldi sembrano non bastare mai e bisogna capire bene quanto costa vivere da soli.

Questo è il momento in cui serve:

• sapersi adattare velocemente
• imparare a razionalizzare al meglio le risorse
• essere previdenti nella gestione delle finanze domestiche

Tante nuove faccende da sbrigare

Entrare in una nuova casa non vuol dire vivere da soli al meglio: ci sono alcune faccende, di cui una volta si occupavano i genitori, da sbrigare.

Non si tratta solo di cucinare, lavare i vestiti e occuparsi della casa, ma anche di portare a termine tutte quelle pratiche per il trasferimento, il cambio di residenza, i consumi e molto altro.

Le cose cui pensare quando si vive da soli

Quando ci si trasferisce, è bene creare un ambiente pratico e confortevole: non appena si entra nell'abitazione, bisogna svuotare gli scatoloni del trasloco, senza procrastinare e mettere tutte le cose al proprio posto.

Cominciare con una casa in ordine è già un grande passo e mantenerlo può essere difficile.

Se ogni oggetto trova una sua postazione e la acquisisce nuovamente una volta utilizzato, si evita la confusione, l'ambiente è più confortevole e si risparmia un sacco di tempo, senza dover cercare le cose sotto montagne di vestiti o altri oggetti.

Una volta tutto a posto, è il caso di pensare anche a se stessi: è facile dire semplicemente "vado a vivere da solo", ma  bisogna riempire il frigorifero !

Fare la spesa per sé stessi

Fare la spesa è un'azione che si odia o si ama, ma di vitale importanza.

E come fare la spesa è un'arte, che va imparata.

È necessario tenere conto di tutto ciò che si vuole mangiare, di cosa manca in frigorifero, quando scade e che per comprarlo serve almeno una mezz'oretta, anche due volte a settimana.

È importante anche selezionare dove conviene fare la spesa da single, per sfruttare al meglio la quantità di denaro che si ha a disposizione.

La spesa da single è un momento di stress per qualcuno e di relax per altri: bisogna trovare del tempo per fare acquisti con calma e non dimenticare nulla, altrimenti sarà necessario uscire di nuovo di casa!

Andare a vivere da soli: la burocrazia

C'è poi da tenere conto delle procedure burocratiche: il cambio di residenza, ma anche dello stato di famiglia, l'apertura di un'eventuale polizza sulla casa, affidarsi alle giuste società di servizi di fornitura per trovare le offerte migliori per sé.

Si tratta di tutte procedure noiose, ma necessarie ed è bene portarle a termine entro le prime due settimane dopo il trasferimento. Rimandarle significa non risolvere mai questa questione e, inoltre, ci si può anche ritrovare con qualche sanzione da pagare per il ritardo.

Per portare a termine tutte le pratiche burocratiche in modo efficiente è consigliabile munirsi di una lista con tutti i passaggi da seguire e le scadenze da rispettare. Meglio non lasciare nulla al caso!

Una volta cambiata la residenza, è importante modificare tutti i riferimenti ad essa, dalla patente ai documenti personali.

Per quanto riguarda le forniture, conviene sottoscrivere subito nuovi contratti per energia elettrica, gas, internet.

Molte compagnie offrono tariffe dedicate ai giovani che esordiscono nella vita da soli.

Prendersi cura della casa

La casa è qualcosa di cui bisogna prendersi sempre cura: non basta mantenerla pulita per vivere in un ambiente sano e confortevole, ma anche riparare i danni quando avvengono, controllarne i costi e regolare i consumi e sbrigare alcune procedure routinarie come il controllo dei fumi o la lettura del gas.

Sono tutti compiti costi e obblighi di cui un ragazzo o una ragazza che vanno a vivere da soli devono tenere conto.

È necessario calendarizzare periodicamente interventi di manutenzione ordinaria, come la pulizia di termosifoni e condizionatore e controllare periodicamente i filtri dei depuratori.

Per gestire al meglio tutti gli aspetti legati alla casa è importante stilare un calendario con le scadenze degli impegni ricorrenti: ad esempio, è bene segnare la data ultima per la caldaia (solitamente ogni due anni) o per il controllo dei fumi (annuale).

Gestire il denaro e il budget domestico è  fondamentale: ricordati di analizzare le spese fisse e quelle variabili per non rimanere sorpresi da costi inattesi.

Vivere da soli rappresenta inoltre l'occasione per imparare a svolgere piccoli lavori autonomamente, come sostituire una lampadina rotta, sgorgare il lavandino otturato o scaricare l'aria dal termosifone. Piccoli problemi che, se risolti tempestivamente, evitano situazioni più serie.

Infine non bisogna sottovalutare l'importanza delle relazioni con i vicini: un condominio armonioso rende la convivenza più piacevole e consente anche di chiedere piccoli favori in caso di necessità.

Insomma, andare a vivere da soli è un'avventura che richiede responsabilità: bisogna dedicare del tempo alle faccende domestiche, controllare i costi e le procedure necessarie per la sicurezza dell'abitazione, partecipare alle riunioni condominiali e molto altro.

I tanti vantaggi

Vale la pena annoiarsi un po' con tutte queste faccende da sbrigare?

Assolutamente si, perché in cambio si otterrà un'esperienza stupenda: non ci sono orari da rispettare quando si vive da soli, si può mangiare ciò che si vuole, si può uscire e rientrare quando si ha voglia e creare un ambiente personale e accogliente.

Come ogni situazione nella vita, anche vivere da soli comporta qualche ostacolo e sacrificio, ma la libertà di fare ciò che si vuole non ha prezzo.

Non c'è nulla di cui spaventarsi

Con l'esperienza, si acquisiscono man mano tutti gli strumenti per vivere serenamente da soli e questa nuova condizione rappresenta senza dubbio un'importante tappa di crescita personale.

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