Quando prendeva il pulmann per andare a scuola aveva imparato a stare in piedi, perchè se si sedeva il posto veniva comunque considerato libero... una volta aveva dovuto reggero una matrona di 130 kg completa di borse della spesa da capolinea a capolinea... lei si era lasciata cadere di colpo, togliendogli completamente il fiato...
A 18 anni, se chiedevi ai suoi migliori amici come mai Attilio se ne stava sempre in disparte, loro ti rispondevano "Attilio chi?"
Ma lui oramai si era rassegnato... aveva incominciato a parlare allo specchio, finchè un mattino, durante uno sfogo quasi da pianto alzò gli occhi... e vide che lo specchio stava leggendo l'intrepido!
Provò a parlare da solo, ma smise presto perchè non si ascoltava, si distraeva... riusciva ad avere contatti umani solo al telefono, con chi aveva sbagliato numero: se era lui a telefonare, non gli rispondeva neanche la signorina dell'ora esatta!
Era comunque giunto al momento in cui l'uomo fa due grandi esperienze: la conoscenza della donna e il servizio militare (non sempre in quest'ordine, a volte contemporaneamente... in molti sensi)... lui fu uno di questi ultimi. Era felice di andare a naja, perchè gli avevano detto che nel servizio militare tutte le regole sono diverse, non è come nella vita quotidiana... lui affrontò l'esperienza con gioia, dicendo: adesso la mia vita cambierà... e infatti cambiò, in peggio.