Curiosità sul cioccolato da Roberto Caraceni

CURIOSITÀ SUL CIOCCOLATO


Il cioccolato non è solo un eccezionale alimento da gustare, ma la sua storia è anche ricca di curiosità, trovate originali e colpi di fortuna.

CIOCCOLATO, COSE CHE NON TUTTI SANNO


Per la nostra Community un secondo articolo di Roberto Caraceni, grande esperto di cioccolato e Vicepresidente della Compagnia del Cioccolato, con cui abbiamo anche organizzato alcuni eventi sul tema.

"Impossibile? No, cioccolato!"
Chissà quante volte lo avete fumato, e senza neanche saperlo: potrà sembrarvi strano, ma sto parlando... del cacao!
E' noto a pochi, infatti, che il cacao figura tra gli additivi usati nella preparazione di alcune sigarette.
Lo scopo è quello di arricchire e rendere più gradevole il loro bouquet aromatico e viene usato soprattutto per le sigarette indirizzate al mercato dei giovani.
Questa è solo una delle molte notizie strane o curiose che appartengono al vasto mondo del cioccolato e del cacao; notizie che, per la maggior parte, sono sconosciute ai più, appassionati di cioccolato inclusi.
E con queste righe voglio cercare proprio di soddisfare la curiosità di cioccofili e non, raccontandovi alcune stranezze e fatti particolari riguardanti il "cibo degli dei".

CIOCCOLATO DA GUINNES DEI PRIMATI
Cominciamo allora con alcuni numeri da Guinness dei Primati.
Ad esempio, qual'è la tavoletta più grande che abbiate mai visto? Se eravate presenti alla manifestazione Eurochocolate svoltasi a Torino nel 2000, avreste visto una tavoletta che misurava 3 x 1,39 m.; era stata realizzata con 1500 kg. di cioccolato e 500 kg. di nocciole (come è buona tradizione nella cioccolateria piemontese), ed aveva quindi un peso complessivo di 2 tonnellate!
Ben più grande però era l'uovo di cioccolato presentato all'Eurochocolate di Roma nel 2002: 6 m. di altezza, e 3,88 di larghezza, per un peso complessivo di 7 tonnellate! (chissà la sorpresa...)
Anche il cioccolatino realizzato dalla Hershey, una grande ditta americana, ha dei buoni numeri: si tratta di un "bacio" (il "kiss" della Hershey, che nulla ha a che vedere col Bacio Perugina) di 3 tonnellate, alto 2 metri.
Nel 1991 fu invece realizzato a Barcellona un modellino in cioccolato di una tradizionale imbarcazione spagnola, della lunghezza di ben 13 m. e del peso di 4 tonnellate; qualche dubbio forse sulle sue capacità di galleggiamento... 
Ma anche la cioccolata in tazza vanta un suo primato, stabilito vicino Brescia nel 1991, quando venne preparata una tazza di cioccolata da 500 litri
Da questa vennero poi ricavate 5000 porzioni, vendute per raccogliere fondi a favore dell'Avis-Aido.

CURIOSITÀ SUL CIOCCOLATO
Lasciamo i numeri da record, ed entriamo nell'ambito del costume popolare raccontando di una curiosa usanza che mette in relazione il cioccolato con qualcosa di insospettabile: i cimiteri.
E' facile immaginare che nelle zone più rurali della Cina non sia facile trovare decorazioni che possano essere utilizzate dalla popolazione locale per ornare le tombe dei loro cari, come invece è costume talvolta da quelle parti.
Più facile invece è trovare i Ferrero Rocher, anche in quei luoghi lontani; e allora, perché non utilizzare quelle "palline dorate" per decorare le tombe? E' la vecchia arte di arrangiarsi con ciò che è disponibile. 

PSICOLOGIA NEL CIOCCOLATO
I cioccolatini hanno fatto il loro nobile ingresso anche nel mondo della psicologia, grazie al libro "Cioccolatoterapia", scritto da Murray Langham, un terapeuta neozelandese.
Lo scrittore ha effettuato alcuni studi sulla relazione tra la personalità degli individui e le loro scelte e comportamenti relativi ai cioccolatini.
Ne è nato così un libro in cui Langham determina il profilo psicologico di una persona in base al gusto di cioccolatino che questa sceglie, alla sua forma, ed infine al modo in cui tratta l'incarto una volta mangiata la pralina.
Particolarmente intrigante è proprio quest'ultimo aspetto, che l'autore chiama "comportamento postcioccolatorio", nel quale viene fornita un'interpretazione psicologica diversa a seconda che l'incarto venga appallottolato, oppure steso con cura, o attorcigliato, strappato, ed altro ancora. Se non fosse così lontano, avrei già prenotato una seduta!

CIOCCOLATO DI TUTTE LE FORME
E' quasi una moda per i cioccolatieri di oggi riprodurre con il cioccolato gli oggetti più svariati.
E così può capitare di vedere sul banco di vendita anche scarpe, telefoni, CD, macchine da scrivere, teschi, arnesi, gioielli, automobili, portafogli, caffettiere, ed altri oggetti di ogni tipo, tutto rigorosamente in cioccolato.
'unico limite è ormai solo nella fantasia.
Tra i maggiori specialisti in oggettistica vorrei segnalarvi Maide (a Rapallo), che propone anche una linea di dolci sexy (anche hard...), Nella (ad Ivrea), che realizza su richiesta una splendida "tavola apparecchiata" tutta al cioccolato e Slitti (a Monsummano Terme) specializzato in "ferri vecchi"; da non perdere anche i suoi cucchiaini da caffè, che sciogliendosi parzialmente nel caffè lo arricchiscono di uno splendido aroma.

IL CIOCCOLATO NELLA MODA
Ma anche la moda ha fatto ricorso al cioccolato!
Per il lancio della nuova linea di reggiseni Passion della Wonderbra, furono realizzati alcuni reggiseni in cioccolato, opportunamente preparati in modo da non sciogliersi a contatto con la pelle ed indossati da alcune modelle nel corso di una sfilata.
A molti di noi sarebbe piaciuto essere il cioccolatiere-stilista del caso...
Da segnalare anche alcune sculture realizzate in cioccolato. Molto belle erano quelle presentate nell'ambito della manifestazione Cioccolosità, svoltasi a Monsummano Terme.
Erano realizzate in cioccolato di diverso colore e tipologia, consentendo così agli artisti di realizzare tutte le sfumature degne di una vera opera d'arte.
Ad Eurochocolate, a Perugia, erano invece presenti dei veri scultori, ognuno con un metro cubo di cioccolato a disposizione, dal quale ricavavano vere e proprie opere d'arte a colpi di scalpello; l'unica differenza, rispetto ai materiali tradizionali, è che in questo caso intorno a loro si accalcava una folla di golosi a raccogliere le schegge che l'artista produceva!

IL CIOCCOLATO NELLA STORIA
Ma anche la storia ci offre spunti curiosi sul mondo del cioccolato e del cacao in particolare.
Il cacao è originario del centro America, e fino al 1502 era assolutamente sconosciuto al resto del mondo.
Fu Cristoforo Colombo, in quell'anno, il primo europeo a vedere ed assaggiare il cacao nel corso del suo quarto viaggio nelle Americhe; peccato che trovò disgustosa la bevanda che gli indigeni gli offrirono, e scambiò addirittura i semi di cacao per escrementi di pecora!
Così, non diede alcuna importanza a quei preziosi semi, ignorando clamorosamente il grande potenziale commerciale che il cacao poteva avere.
Intuizione che invece non sfuggì ad Hernando Cortez pochi anni dopo.
Certo, la fortuna fu dalla sua parte e per capirlo occorre riavvolgere il nastro del tempo fino al decimo secolo, quando in America centrale regnavano i Toltechi. La leggenda racconta che al loro re Quetzalcoatl fu data da bere una pozione che lo portò alla pazzia, e lo spinse ad abbandonare il suo ricco regno, allontanandosi via mare su di una zattera di serpenti.
Ma nel lasciare le sue terre, promise che un giorno, in un anno posto sotto il segno della "canna", sarebbe tornato sulla stessa costa da cui partì, carico di doni, per riprendersi il suo regno.
E così fu atteso per secoli, finché un giorno Cortez sbarcò proprio su quella costa, proprio con una nave ricca di merce e proprio in un anno sotto il segno della "canna"; era il 1519. Il fortunato navigatore fu scambiato per Quetzalcoatl ed accolto come un Dio da Montezuma, il re di allora, che gli cedette il suo regno e tutte le sue ricchezze. Un colpo degno del Superenalotto!
E tra i regali ricevuti c'erano anche i preziosi semi di cacao, di cui Cortez intuì il potenziale; li introdusse così alla corte spagnola, a partire dalla quale si diffusero gradualmente in tutta l'Europa.
Per noi cioccofili, quindi, la vera "America" fu scoperta non da Colombo, ma da Cortez nel 1519...

Insomma, come avrete capito, il mondo del cioccolato non è fatto solo di tavolette e di golosi.
Storia, costume, tradizione, e cronaca ci offrono variegati spunti che fanno del cioccolato non solo il "cibo degli dei", ma anche una tematica intorno alla quale viaggiare per arricchire il proprio bagaglio di curiosità.
E un vero conoscitore del cioccolato, poi, non può non conoscere certe notizie... da prima pagina.

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