Single ma non troppo

SINGLE MA NON TROPPO - IL FILM


Quanto corrisponde alla realtà il modo in cui il cinema rappresenta i single?

COME HOLLYWOOD PRESENTA LE DONNE SINGLE


Sappiamo benissimo quanto spesso l’adattamento dei titoli dall’opera originale a quella italiana possano subire mutamenti che vanno a snaturare il prodotto stesso; "Se mi lasci ti cancello” di Michel Gondry, in originale "Eternal Sunshine Of The Spotless Mind", è uno degli esempi più famosi di questa prassi.

Per il nostro film in analisi, "Single ma non troppo", il titolo sarebbe più che giusto.

Tuttavia quello originale riesce subito a far comprendere meglio cosa voglia comunicare il film diretto da Christian Ditter: "How to Be Single".

Film

SINGLE MA NON TROPPO "HOW TO BE SINGLE" - RECENSIONE

Un titolo che costruisce fin da subito il senso di quello che andremo a vedere, ovvero un film che sembra essere un manuale di consigli su come affrontare la vita da soli .

Un film che si prefigge un obiettivo del genere avrà bisogno di una protagonista che cerchi la felicità, senza dover ricavare quest’ultima da una relazione sentimentale.

Nonostante questo personaggio ci sia, quello interpretato da Dakota Johnson (la quale riveste durante il film la narratrice della morale finale e c’è lei nell’ultima inquadratura), How to Be Single si serve di quattro protagoniste per raccontare qualcosa di più.

Questo infatti, è un pretesto per narrare quattro modelli diversi di femminilità che vivono attraverso le loro relazioni fugaci e durature, la loro ricerca o affermazione di se stessi .

Per semplificare il rapporto empatico tra spettatore e film, la narrazione si serve di stereotipi e anche How to Be Single non fa eccezione.

Non è sbagliato quest’approccio, se si approfondiscono i personaggi e il film compie tutto sommato un buon lavoro. 


Le donne protagoniste di "Single ma non troppo"

La prima è Alice ( Dakota Johnson ), una donna che è quasi sempre stata fidanzata con qualcuno o dipendente dalla famiglia.

Non si ricorda infatti di essere mai stata da sola e questa conseguenza la colloca nella classica persona poco abile nell’organizzare la propria vita.

La seconda è Robin ( Rebel Wilson ), la migliore amica di Alice, nonché la classica donna festaiola. Mai una relazione stabile.

La terza è Lucy ( Alison Brie ), quel tipo di donna che cerca l’anima gemella sulle app per incontri online .

Quarta e ultima è la sorella di Alice, la classica donna single in carriera che non ha tempo né per relazioni fugaci né ovviamente per un fidanzato stabile.


PERCHÈ IL FILM "SINGLE MA NON TROPPO" FUNZIONA

Tutti sappiamo benissimo che l’universo femminile non si ferma a questi modelli, tuttavia questa scelta di scrittura funziona su diversi livelli e sostanzialmente per due motivi.

Il primo è legato alla rappresentazione di diversi modelli di femminilità, in modo da non fare l’errore comune di includere solo un tipo di donna.

Storicamente i personaggi femminili hanno subito una rappresentazione mediatica sminuente e per niente inclusiva.

Pensiamo agli anni 50 e 60, dove gli unici modelli erano la pin up girl (donna sexy e ammiccante) e la casalinga. Questo errore è necessario non ripeterlo più.


Un secondo motivo per cui sono meglio quattro protagoniste è il materiale narrativo con il quale i tre sceneggiatori, due donne e un uomo, possono variare il percorso della storia, arricchendo di molteplici situazioni il prodotto audiovisivo.

Recensione

GIUDIZIO: "SINGLE MA NON TROPPO" È UN FILM DA VEDERE SE SEI SINGLE

Nonostante il titolo filmico e il sentore da manuale per single, il film non si schiera con i single a tutti i costi.

Sceglie invece saggiamente di far capire quanto sia fondamentale conoscere se stessi .


Alice infatti, a differenza delle altre donne protagoniste, ha proprio quest’unicità: non si conosce bene.

Questo è il motivo per cui le sue relazioni falliscono!

Tutto ciò rende How to Be Single molto più intelligente di quanto potrebbe sembrare.


È un film che quindi consigliamo assolutamente di vedere, nonostante la quantità di romanticismo che potrebbe far respirare un po' di malinconia, poiché sa scegliere il consiglio più importante per vivere al meglio: cercare di conoscere e accettare noi stessi


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